Dialetti Emiliani e Dialetti Toscani

(DEDT)


Daniele Vitali

Dialetti emiliani e dialetti toscani
Le interazioni linguistiche fra Emilia-Romagna e Toscana
e con Liguria, Lunigiana e Umbria

Prefazione di Luciano Giannelli
Appendice e consulenza fonetica di Luciano Canepari

Bologna : Pendragon 2020

***

Buona lettura!

***

I quattro volumi sono interconnessi ma, in particolare, il quarto traccia conclusioni generali a partire dal materiale tematico presentato nei primi tre, e tratta il problema di fondo che è sempre stato tenuto presente scrivendo l’intera opera, ovvero l’interazione tra un confine tradizionalmente ritenuto molto netto come la Linea La Spezia-Rimini e l’esistenza di un continuum romanzo fra tutte le lingue neolatine d’Europa. Il quarto volume presenta anche terminologia, trascrizioni e altri criteri seguiti durante la stesura del testo.


Associati al libro:

- la pagina de Il Vento e il Sole, che presenta diverse versioni sonore e trascritte dello stesso testo esopico
- la pagina Archivio sonoro, con spezzoni di alcuni trattamenti vocalici e consonantici discussi nel libro
- la mappa dei punti cortesemente realizzata da Andrea Signorini, per vedere dove si trovano le località trattate.

Per scrivere all’editore
Per scrivere all’autore


«questo corposo lavoro aggiunge un nuovo capitolo alla dialettologia italiana, nel mentre recupera gli elementi portanti di lunghi dibattiti, e viceversa sottolinea caratteri storicamente trascurati; costituisce inoltre un contributo tutt’altro che banale alla tipologia della mescolanza di lingue; sempre ricordando che tutte le lingue sono miste, ma che alcune lo sono di più» (dalla Prefazione di Luciano Giannelli).

Dialetti toscani e dialetti emiliani

La frontiera regionale tra Emilia-Romagna e Toscana, grosso modo articolata lungo lo spartiacque appenninico, è al tempo stesso geografica, storica e linguistica, al punto che secondo vari autori la linea La Spezia-Rimini o La Spezia-Senigallia sarebbe il confine linguistico più netto di tutto il mondo romanzo. Tale idea sembra contraddire un'altra nozione tradizionale, quella di un «italo-romanzo» in cui far rientrare sia i dialetti dell'Italia Settentrionale sia quelli dell'Italia Centrale e Meridionale, comprese lingue minoritarie riconosciute da una legge dello Stato come ladino dolomitico, friulano e sardo. Per indagare e possibilmente risolvere questa contraddizione, Daniele Vitali propone di rivalutare il concetto di continuum che unisce fra loro tutti i dialetti romanzi, finché questi ultimi sono ancora studiabili perché non del tutto cancellati dalle lingue ufficiali. L'autore descrive i dialetti parlati lungo la Linea basandosi su registrazioni proprie o di collaboratori effettuate negli ultimi 20 anni e su una revisione critica della bibliografia disponibile. Le diverse descrizioni seguono una stessa struttura espositiva, così che risulta possibile valutare somiglianze e differenze non solo fra i dialetti parlati lungo il confine, ma anche fra questi e quelli dei rispettivi centri di riferimento, ossia i capoluoghi dell'Emilia e della Toscana settentrionale, nonché Genova e Perugia. L'aver descritto un numero elevato di dialetti consente di affrontare, nell'ultimo volume, alcune questioni evolutive generali e di proporre varie correzioni alla cartografia dialettale, abbozzando anche una classificazione delle lingue romanze che prescinde dai vecchi insiemi di raccolta con prefissi d'ispirazione sostratistica quali «ibero-, gallo-, italo- e daco-romanzo», abbandonati a favore di una visione che tiene conto di vicinanza geografica e interazioni storiche fra i vari sistemi. Al testo è affiancato un sito in cui si possono ascoltare campioni sonori di numerosi dialetti d'Italia, in particolare del Nord e del Centro.


Dal capitolo 4: Mappa del sottogruppo dialettale emiliano-romagnolo (si può ingrandire con la rotella del mouse).



 


INDICE




Quel che se ne dice:

Il Bollettino dell'Atlante Linguistico Italiano (III serie - dispensa n. 45, 2021) ha dedicato a "Dialetti emiliani e dialetti toscani" una segnalazione/recensione di ben 13 pagine, che potete leggere per intero qui. Dalla conclusione di Lorenzo Ferrarotti: "Lo studio di Daniele Vitali è caratterizzato da una mescolanza eclettica e originale che unisce una corposissima raccolta di dati sul campo (in contesti spesso molto differenti linguisticamente) a una ricerca sia compilativa sia sperimentale: il risultato è un’analisi linguistica a tutto campo molto fine e accurata che impone, in diversi casi, di riconsiderare molte questioni relative all’area linguistica tra Toscana, Liguria ed Emilia. Per la quantità di materia trattata, per le ampie prospettive adottate e per i risultati significativi ottenuti si può senza dubbio affermare che si tratta di uno di quegli studi di “sintesi” di portata generale sempre più rari ma, considerati i significativi avanzamenti della linguistica romanza rispetto ai riferimenti bibliografici tradizionali, assolutamente necessari". Leggi la recensione del BALI

 

Corriere della Sera, 23 gennaio 2021:

 

- federicopani.com
- voxminima
- valcenostoria.it

- Città della Spezia
- Il Giornale di Barga e della Valle del Serchio
- Pensalibero.it
- Lucca in Diretta e Serchio in Diretta
- La Nazione
- La Gazzetta del Serchio
- Accademia della Crusca

- Al Pånt dla Biånnda



Ala prémma pâgina
Và só